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martedė, 29 aprile 2025
11:47:00
A 60 anni da “Il Vangelo Secondo Matteo”, la mostra fotografica su Pier Paolo Pasolini
“Quel sole ferocemente antico” nel Chiostro Comunale di Corato
Nella serata di ieri è stata inaugurata nel Chiostro Comunale la mostra fotografica dedicata a Pier Paolo Pasolini e, nello specifico, al periodo di riprese del capolavoro cinematografico “Il Vangelo Secondo Matteo”. La mostra, patrocinata dal Comune di Corato, nasce da un’iniziativa della Fondazione Angelo Cesareo, ente filantropico di Ruvo di Puglia, con l’Associazione Pier Paolo Pasolini – Archivio Notarangelo di Matera. I volti, i corpi, gli sguardi, le istantanee e le foto di scena sono a cura di Domenico Notarangelo e di Angelo Novi.
La serata ha avuto inizio con i saluti istituzionale del Sindaco De Benedittis ed è proseguita con gli interventi di Giuseppe Notarangelo, figlio di Mimì Notarangelo, e del professore Nicola Cesareo, presidente della Fondazione. Due discorsi che hanno evidenziato la maestosità del capolavoro cinematografico pasoliniano e l’importanza della conoscenza di un autore così tanto discusso e così tanto miticizzato.
A seguire una rappresentazione teatrale a cura di Stefania De Toma, nei panni di Domenico Notarangelo durante il suo incontro con Pasolini e il periodo delle riprese del film. Un monologo profondo in grado di abbracciare dettagliatamente gli istanti più importanti delle riprese, con alle spalle una Matera che, meglio della stessa Gerusalemme, è stata in grado di “interpretare” la Terra Santa. La rappresentazione è terminata con la lettura di una lettera di Pasolini indirizzata a Mimì.
Le foto, circa una quarantina in totale, di cui sette appartengono ad Angelo Novi, riempiono l’intero Chiostro Comunale e rappresentano i momenti salienti degli attori sul set: da Pasolini stesso, con il suo solito abito, intento a pensare, a Enrique Irazoqui, il Gesù pasoliniano. Menzione speciale meritano le foto che ritraggono Susanna Colussi, madre di Pasolini, che nel ruolo di Maria, piange disperata per la morte del figlio.
La serata è terminata con un interessante dibattito sulla figura di Pasolini e sul contesto italiano in cui per tutta la vita si è mosso, risultando scomodo a molti e che ha visto i presenti condividere le proprie idee e le proprie perplessità.
La mostra rimarrà aperta fino al 12 maggio, con ingresso gratuito, e la possibilità di visite per le scolaresche.
Anna Lops